Rand Paul blocca il Senato e Donald Trump: sei ore di intervento, bloccato il voto sul bilancio biennale. È (di nuovo) shutdown in America.
E stavolta sulla bocca di tutti (e sulle copertine) c’è l’America di Trump, un esempio in fatto di instabilità e difficile governabilità. In meno di tre settimane gli USA sono costretti ad annunciare il secondo shutdown, il secondo in meno di tre settimane.
Dalla mezzanotte di Washington (6.00 am ore italiana) tutti gli uffici federali hanno cessato la loro attività, partendo da quelli meno essenziali.
Secondo shutdown in America in meno di tre settimane: decisivo l’intervento di sei ore di Rand Paul in Senato
Questa volta l’avversario di Donald Trump ha un nome e un cognome preciso: è il senatore repubblicano Rand Paul che ha parlato ad oltranza per oltre sei ore bloccando il voto in Senato su un accordo per un bilancio biennale che aumenterebbe la spesa di altri 300 miliardi di dollari. Il lungo intervento di Rand Paul può stupire ma è assolutamente regolare: le regole del senato non prevedono limiti di tempo per gli interventi ma anzi consentono ai singoli membri di parlare a oltranza, una forma di ostruzionismo non violenta.
Il Senato si riunirà nelle prossime ore per mettere al voto l’intesa che dovrà poi essere approvata anche dalla Camera e firmata dal presidente.